Nel pieno rispetto delle opinioni personali e dai valori educativi di ognuno, ritengo che gli standard non siano da considerarsi un "dovere", ma semplicemente delle linee guida che prendono atto della situazione attuale relativamente alla diffusione delle tematiche inerenti la sessualità.

E' esperienza condivisa che la sessualità pervada molti aspetti della vita sociale,  in particolare le comunicazioni nei media, in Internet e nei social network, con un conseguente abbassamento progressivo dell'età di accesso ai contenuti da parte dei bambini.

Tale situazione andrebbe opportunamente affrontata con modalità di comunicazione corrette, sensibili e adattate alle caratteristiche del singolo bambino a cui sono rivolte, nella piena consapevolezza che nessuna guida potrà mai sostituire la funzione educativa dei genitori e degli educatori.