La legge italiana stabilisce che un minore è una persona al di sotto dei 18 anni.
L'abuso su un minore può avvenire attraverso qualcuno che fa qualcosa di violento o qualcuno che non fa qualcosa per provvedere ad un bambino o proteggerlo.

 

Ci sono quattro tipi di abuso sui minorenni

Violenza fisica

Avviene quando un bambino è picchiato o ferito fisicamente. Può essere causata da pugni, botte, percosse, strattoni, morsi, bruciature o qualsiasi altra azione che provochi ferite sul corpo di un bambino. E' testimoniata da lividi, gonfiori, piaghe, ossa fratturate e in casi estremi morte.
La punizione fisica è abuso sui minorenni?
E' una domanda ricorrente cui non è facile dare una risposta precisa. A volte la risposta è sì. In alcuni casi la punizione fisica può spingersi troppo avanti, oltrepassare il confine che delimita il suo essere "ragionevole" e "moderata" e provocare delle ferite sul corpo del bambino (che possono andare dalla piccola ammaccatura fino alla morte).
Se stabiliamo che è illegale picchiare o ferire un adulto, e definiamo questa azione come aggressione, come può essere giusto fare la stessa cosa ad un bambino che è più piccolo e più vulnerabile? Sarebbe bene mettersi nei panni del proprio figlio e pensare a cosa si proverebbe. Per capirlo bisognerebbe chiedersi:

  • "Mi piacerebbe che qualcuno facesse questo a me?"
  • "Quello che sto facendo sarà davvero utile per migliorare il suo comportamento?"
  • "Sto scaricando le mie frustrazioni personali su mio figlio?"

Violenza psicologica

Avviene quando un determinato comportamento, ripetuto abitualmente delladulto verso il bambino provoca in lui un senso di paura, vergogna, rabbia, solitudine o sfiducia.
Tale comportamento include:

  • Il continuo criticare, deridere, sminuire o prendere in giro un bambino
  • Alzare la voce e sgridare continuamente un bambino
  • Ignorare un bambino, rifiutare di aiutarlo o di accettarlo
  • Chiamare il bambino con nomi degradanti o umiliarlo di fronte agli altri
  • Minacciare un bambino di punizioni fisiche o di abbandono
  • Esporre un bambino a violenze familiari
  • Incoraggiare un bambino a intraprendere attività criminali
  • Ignorare costantemente un bambino e rifiutargli manifestazioni di affetto
  • Negargli l'amore o minacciare di farlo

Di fronte a questi comportamenti il bambino si sente non degno di essere amato, pensa di non valere nulla e perde autostima. Molto probabilmente avrà difficoltà ad instaurare rapporti positivi con altri bambini e con gli adulti. Violenza psicologica si ha anche quando un bambino subisce violenza fisica o sessuale.

Abbandono o trascuratezza

Avviene quando un genitore, per incapacità o per cattiva volontà, non provvede al proprio figlio in modo adeguato, negando così al bambino la possibilità di avere un normale sviluppo. Un bambino può essere abbandonato nei seguenti modi:

  • Quando non ha cibo o vestiti a sufficienza, non viene lavato, non ha una casa in cui vivere.
  • Quando non gli viene garantita assistenza sanitaria, dentistica o qualsiasi altra cura che riguardi la sua salute, comprese le medicine in caso di bisogno.
  • Quando un bambino piccolo è lasciato solo, non accudito in modo adeguato, quando un genitore non lo protegge da oggetti pericolosi presenti intorno a lui o non lo sorveglia da vicino, specialmente se si trova in situazioni di particolare pericolo.
  • Quando viene costantemente ignorato il suo bisogno di attenzione, il desiderio di esprimere i suoi sentimenti, non gli si dedica mai del tempo e non lo si ascolta
  • Quando gli viene negata la possibilità di andare a scuola e di studiare
  • Quando si trascura un bambino e non si bada a lui con la dovuta attenzione.

Abuso sessuale

Avviene quando un bambino è coinvolto in attività sessuali. L'abuso sessuale include le proposte sessuali, l'esibizionismo, l'esposizione a materiale pornografico, il toccare in modo inopportuno parti private del corpo, la masturbazione, il sesso orale e la penetrazione dei genitali o delle aree anali con un oggetto, il pene o qualsiasi altra parte del corpo. L'abuso sessuale comprende anche lo sfruttamento sessuale a scopo commerciale di un bambino, il che può significare adescare un bambino per farlo partecipare ad attività sessuali o fotografarlo promettendogli in cambio del denaro o una qualsiasi altra forma di ricompensa.
Accade non di rado che una persona che abusa sessualmente di un partner adulto lo faccia anche con un bambino tra le mura di casa.
L'abuso sessuale sui bambini include anche le carezze di natura sessuale che non devono però essere confuse con le normali carezze affettuose, che sono invece essenziali per una sana crescita e un sano sviluppo del bambino.

Chi abusa dei minorenni?

Sono persone che appartengono ai generi più svariati. Non c'è nessun elemento che li faccia apparire persi da chiunque altro. Possono essere persone che, per il loro ruolo hanno facilità ad entrare in contatto con i bambini e godono della loro fiducia. Possono essere genitori, nonni, genitori adottivi o compagni di uno dei genitori, fratelli o sorelle maggiori, zii, zie, vicini di casa, insegnanti di scuola o di asilo, babysitter o animatori in organizzazioni di tipo sportivo o parrocchiale.
Gran parte delle persone che abusano dei bambini non ritengono di meritare questa accusa. Infatti molte di queste persone sostengono di aver agito per il bene del bambino stesso o semplicemente che il loro comportamento rappresentava uno strumento efficace per la crescita del bambino.
I genitori, in particolare, spesso dicono che non intendevano far del male ai loro figli, che peraltro amano, e in seguito sono pieni di rimorsi e di sensi di colpa.

Perché si abusa dei bambini?

Le ragioni per cui si abusa dei bambini sono molte e le più svariate. Eccone alcune.

  • Stress, stanchezza, solitudine e malattia possono essere la causa per cui i genitori sono violenti con i loro figli. Alcuni genitori fanno fatica a gestire la propria vita, anche senza le problematiche che comporta l'essere genitore. Queste persone possono inveire fisicamente o verbalmente contro i figli quando si sentono sotto pressione.
  • A volte i genitori si aspettano troppo dai figli. Questo può far sì che, per raggiungere obiettivi impossibili o non necessari, alcuni genitori anche molto premurosi sottopongano se stessi e i propri figli ad una pressione insostenibile. Ad esempio pensano che un neonato non debba piangere o che fin da molto piccolo debba smettere di bagnare il letto o ancora che a dodici anni debba sempre avere la camera perfettamente in ordine.
  • Alcuni genitori credono che la punizione fisica sia l'unico modo per educare alla disciplina un bambino e a volte la punizione fisica va troppo oltre. Questi genitori magari non conoscono altri strumenti disciplinari e usano gli stessi metodi con i quali sono stati educati loro stessi.
  • A volte, ma non sempre, le persone che hanno subito violenze da bambini crescendo hanno lo stesso atteggiamento verso quelli che ritengono più deboli e vulnerabili.
  • Qualche volta i genitori fraintendono i comportamenti dei figli. Pensano che il loro figlio li stia prendendo in giro o manipolando, mentre invece il bambino sta effettivamente cercando di esprimere un bisogno, per es. un neonato può piangere perché sta male o vuole essere consolato, mentre un genitore, che in quel momento è occupato, può pensare che lo faccia perché è viziato o perché vuole attirare l'attenzione.
  • I pedofili (molestatori di bambini) sono persone che sono attratte dai bambini. Essi intenzionalmente adescano e compiono atti sessuali su bambini o ragazzi per il proprio piacere. A volte pensano che, se non sono violenti o non costringono apertamente un bambino, non stanno compiendo un abuso. Spesso credono che il bambino sia consenziente, per il solo fatto che non oppone resistenza. La maggior parte dei pedofili però sa che sta facendo qualche cosa di illegale.

Ci sono molte persone che fanno del male ai bambini senza cercare deliberatamente di farlo ma non esiste mai una scusa valida per chi abusa di un bambino.

Quali possono essere gli effetti dell'abuso sui bambini?

Uno degli aspetti più deleteri dell'abuso sui bambini è che solitamente viene effettuato da una persona che il bambino conosce e di cui ha fiducia. I bambini piccoli in particolar modo arrivano spesso a sopportare ogni sorta di trattamento da parte degli adulti, che sono così importanti nella loro vita e che essi ammirano e di cui si fidano. Il fattore determinante per la guarigione e la ripresa del bambino è che egli venga creduto se decide di parlare e che, qualora parli, l'abuso non continui. A volte capita che l'abuso venga reso noto solo per far pensare che la situazione sia cambiata e poter invece continuare – se non viene aiutato il bambino si sente ancora più debole e indifeso e avrà sempre meno fiducia negli adulti.
I bambini che vivono in famiglie dove c'è violenza o continui litigi tra adulti soffrono del fatto di doverne essere testimoni o anche solo del fatto di sapere che questo avviene nella loro casa. Hanno paura e temono di essere in pericolo. In una tale situazione non solo avranno conseguenze psicologiche, ma potrebbero subire loro stessi violenze fisiche o farsi male qualora cercassero di intervenire per difendere uno dei due genitori.
I bambini possono avere problemi di carattere psicologico anche solo vedendo che ad un loro genitore viene fatto del male o viene continuamente umiliato. Spesso i bambini si sentono responsabili di questa situazione.
Secondo alcune ricerche non sembrano esserci effetti dannosi a lungo termine per un bambino che vive in una famiglia serena dove ci siano episodi occasionali di scoppi di ira o di schiaffi "leggeri". Il problema in questo caso sta nel fatto che gli adulti possono avere opinioni differenti su quanto possano essere leggeri e innocui questi schiaffi. Ciò che può essere "leggero" per un adulto può non esserlo per un bambino.
Gli effetti di un abuso sessuale hanno probabilmente un impatto più devastante sulla maggior parte dei bambini, ma risulta difficile valutare il danno subito a causa di questa esperienza poiché ci sono molti fattori da prendere in considerazione. Normalmente accade in segreto e il bambino è minacciato affinché non parli con nessuno. Purtroppo spesso il bambino mantiene il silenzio.
Si sa che i fattori che giocano un ruolo fondamentale sono:

  • L'età del bambino. Per esempio picchiare un bambino di dieci anni può provocare danni di tipo psicologico e di tipo fisico; scuotere violentemente o picchiare un neonato può provocare danni cerebrali, fratture alle ossa o addirittura la morte.
  • La durata della violenza. Più a lungo dura della violenza e più è piccolo il bambino, tanto maggiore sarà il rischio di danni sul suo sviluppo sia psichico che fisico e sul suo equilibrio sessuale.
  • La frequenza della violenza. I bambini che subiscono violenza frequentemente e costantemente possono crescere con l'idea che tanto subire quanto imporre violenza sia una cosa normale e giusta. Possono pentare dei bulli a scuola e usare in seguito gli stessi metodi con i propri figli o cercare relazioni con persone violente.
  • La personalità del bambino. Ognuno di noi affronta la rabbia e la paura in modo perso e i bambini non fanno eccezione. Alcuni bambini gestiscono la violenza subita tenendosi tutto dentro o fingendo di non esserne feriti. Altri si confidano, spiegano a gesti lìaccaduto o agiscono attivamente per porre fine alla situazione. Anche all'interno di una stessa famiglia i bambini possono reagire in modo perso tra loro.
  • La presenza di un adulto che si prenda cura di lui. Sia nel caso di violenza lieve che nel caso di violenza più grave che possa mettere in pericolo la vita stessa del bambino, egli avrà sempre bisogno di qualche adulto che lo protegga per il futuro. E' altresì importante che il bambino sappia che in ogni caso non è colpa sua. La presenza di qualche adulto che si prenda cura di lui può servire a riparare i danni causati dalla violenza subita.

Che cosa dice la legge?

In Australia è in vigore una legge che protegge i bambini. La legge stabilisce che alcune persone, sulla base di fondati sospetti, hanno l'obbligo di denunciare presunti casi di abuso sui minorenni. Ciò include dottori, infermieri, dentisti, psicologi, agenti di polizia, ufficiali di sorveglianza, assistenti sociali, insegnanti, collaboratori famigliari e dipendenti di aziende che, per il tipo di servizio offerto, hanno a che fare con i bambini. Tutti gli altri membri della società hanno l'obbligo morale di denunciare eventuali sospetti.

[Integrazione a cura della redazione: Anche la legge italiana prevede la tutela dei minorenni di età. Per quanto riguarda l'obbligo di denuncia si faccia riferimento agli artt. 331 (Denuncia da parte di pubblici ufficiali e incaricati di un pubblico servizio) e 332 (Contenuto della denuncia) del codice di procedura penale. L'obbligo di denuncia riguarda gli abusi sessuali (rif. legge 15 febbraio 1996 n. 66) e tutti i reati preseguibili di ufficio, quali ad esempio: violenza sessuale (art. 609 bis e ter), abuso dei mezzi di correzione (art. 571), maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli (art. 572), violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 commi 1 e 2) , violenza privata (art. 610), minaccia grave (art. 612 comma 2), lesioni personali di un certo rilievo (art. 582) , sequestro di persona (art. 605) - codice penale.
Qualora vi siano indicatori di abuso sessuale o maltrattamento, in assenza di notizia di reato, è opportuna la segnalazione agli organi di protezione dell'infanzia, quali ad esempio il Servizio Sociale o la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, allorché si possano ritenere segnali di grave disagio o notevole rischio educativo per il minorenne.]

Cosa possono fare i genitori

  • Non lasciate che orgoglio e vergogna prevalgano sul diritto di un bambino ad essere protetto. Non è mai né troppo tardi né troppo presto per chiedere aiuto a qualcuno.
  • A volte i genitori hanno la fortuna di avere degli amici o dei parenti cui rivolgersi per avere un aiuto o un consiglio. In altri casi possono trovarsi da soli oppure possono non voler parlare con altri del loro problema. Un primo passo può essere rivolgersi agli insegnanti, ad un medico o a qualche altra figura professionale che lavora con i bambini. Non sarà sicuramente facile e richiederà del coraggio, ma è importante che si tenga sempre a mente che cosa è veramente importante – proteggere un bambino o proteggere chi fa del male ad un bambino.
  • Per avere dei consigli su come affrontare il comportamento di vostro figlio potrete prendere spunto da qualche libro, da articoli sui giornali o da corsi per i genitori che trattano l'argomento. Ce ne sono molti in commercio, e potrete scegliere tra una vasta gamma di autori. Sperimentate le varie soluzioni proposte e decidete quella che più si adatta alla vostra situazione.
  • Ascoltate e interpretate non solo le parole ma soprattutto il comportamento di vostro figlio. Se è arrabbiato, turbato o notate significativi cambiamenti nel suo comportamento o ferite sul suo corpo, cercate di capire che cosa sta accadendo. Probabilmente non si tratta di abuso o violenza, ma certamente c'è qualcosa che non va nella sua vita.
  • Se qualcosa nel comportamento di vostro figlio o in quello che dice vi fa pensare che possa aver subito violenza, non fatevi prendere dal panico. Incoraggiatelo a parlarne senza forzarlo. Ascoltatelo attentamente e fategli capire che gli credete che se siete sconvolti. Soprattutto fate capire a vostro figlio che non ha nessuna colpa per quello che è accaduto.
  • Se pensate di sapere chi può aver abusato di vostro figlio accertatevi che non venga mai lasciato solo con questa persona. Anche se avete dei sospetti non affrontate questa persona prima di aver parlato con un esperto.
  • Molte scuole elementari e materne insegnano tecniche di comportamento che aiutano i bambini a evitare pericoli o a mettersi al sicuro in caso di necessità. Anche se il compito di proteggere i bambini spetta agli adulti, questo tipo di "addestramento" può aiutarli a riconoscere i primi segnali di pericolo e dar loro informazioni su come comportarsi. Informatevi presso gli insegnanti e chiedete se nella scuola di vostro figlio vengono insegnate queste tecniche.
  • Se sospettate che un bambino abbia subito o stia subendo molestie, potete chiedere aiuto ai numeri segnalati qui di seguito. Accade spesso che si preferisca non essere coinvolti nei problemi di qualcun altro. E' importante però pensare che potremmo essere l'unica persona che può aiutare questo bambino a cambiare la sua vita.
  • Se vi accorgete che avete degli scatti d'ira verso vostro figlio e che non riuscite a controllarvi, è importante che chiediate aiuto.

Promemoria

  • L'amore e l'affetto per i bambini si dimostra dal modo in cui li si tratta.
  • Il compito di proteggere i bambini spetta agli adulti.
  • Non è mai troppo presto né troppo tardi per chiedere aiuto.
  • Fate sapere a vostro figlio che siete sempre pronti ad ascoltarlo e ad aiutarlo.
  • Cercate di "ascoltare" il suo comportamento e non solo le sue parole.
  • Non obbligate i vostri figli a stare con qualcuno di cui dimostrano di aver paura.
  • Potreste essere l'unica persona che può interrompere o impedire la violenza su un bambino.
  • Trattate i bambini come persone - riconoscete le loro necessità e i loro sentimenti.

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(n.d.r. Per gli aspetti normativi, vedi: Codice Penale - Dei delitti contro la persona)


GAG - Guida Agile per Genitori n. 27

30.11.2005 - Traduzione a cura di: Daniela Bosio - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (togliere le "xxx") per conto di: O. Facchinetti psicologo psicoterapeuta - Trento (Italy) - da documento originale scritto da: Child and Youth Health and Parenting SA © Copyright www.parenting.sa.gov.au - PEGS - Parenting Easy Guides # 62

© copyright

1996

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